Data | 3 Iuglio 2013 / www.procarton.com | |||||||||||
Titolo | “Un brillante futuro” | |||||||||||
Testo | Questo è stato il motto del Congresso ECR di quest’anno, tenutosi a metà maggio del 2013 e focalizzato su quattro punti: l’esperienza dello shopping, l’efficienza della catena di fornitura, la sostenibilità e la promozione del talento. Grazie a questo largo spettro tematico, gli organizzatori del programma hanno sicuramente raggiunto ottimi risultati: più di 600 partecipanti provenienti da 30 nazioni. Pro Carton è coinvolta in qualità di partner ormai da molti anni. Ecco quali sono i punti salienti. | Per il download in qualità di stampa fare clic sul immagine. | ||||||||||
Thomas Hübner, Direttore Esecutivo di Carrefour Europa e Jan Zijderveld, Presidente per l’Europa di Unilever, hanno aperto il dibattito criticando il proprio settore industriale: c’era la necessità di fare di più in termini di innovazione, l’impegno per la sostenibilità doveva essere più convincente e si dovevano reclutare giovani talenti nella catena di fornitura per gestire questi compiti con successo negli anni a venire.
“I clienti stanno cambiando sensibilmente, in gran parte a causa della tecnologia e dei nuovi stili di vita”, ha affermato Zijderveld. “In quanto maggior datore di lavoro a livello europeo, la nostra industria ha una grande responsabilità. I nostri clienti si aspettano di potersi fidare quando acquistano qualcosa.” E Hübner ha aggiunto: “L’industria è migliorata del 6% in termini di emissioni di CO2 e il commercio al dettaglio del 7%, ma ciò non è sufficiente. L’obiettivo deve essere un miglioramento annuale del 4% fino al 2020.”
Cambiamenti nell’esperienza di acquisto
Un gruppo di esperti provenienti da aree diverse – Benoit Golay, (Icare Institute), Sylvain Rebet (Bobst), Derren Sequeira (Facebook), Ken Venn (Indaba), Geoffroy de Myttenaere e Jean-Albert Nyssens (McKinsey) – ha illustrato i potenziali e le idee pronte per il mercato nel contesto dei telefoni cellulari e i big data da essi letti. I telefonini, che siano o no “smart”, offrono alle aziende opportunità enormi per trasformare il rapporto con gli acquirenti. Nel mondo ci sono più telefoni cellulari che spazzolini da denti. Si aggiungano a questi i dati provenienti dai social network, dove i consumatori si scambiano le informazioni. Si stima che soltanto quest’anno si genereranno 4 exabyte (1 exabyte = 1 miliardo di gigabytes) di informazioni esclusive. Questi sono i big data: la loro portata, distribuzione, diversità e puntualità devono essere analizzate usando nuovi strumenti tecnici per acquisire opinioni e creare nuovi valori. Si tratta di un‘enorme sfida per l’industria, per avvicinarsi ai consumatori in modo più individuale e più mirato. Ma di una sfida che vale certamente la pena accettare, dal momento che il marketing uno a uno diventa significativamente meno costoso di quello di oggi.
Uno dei momenti più interessanti del programma è stata la presentazione di Serpil Timuray, amministratrice delegata di Vodafone Turchia. La signora ha dato una dimostrazione impressionante di come gli smartphone ed altri dispositivi mobili avvicinino i consumatori al mercato e ai prodotti. Negli Stati Uniti circa un acquisto su 6 viene effettuato online e l’anno prossimo la metà di tutti gli acquisti sarà generata online o perlomeno influenzata da canali online. Gartner profetizza che nel 2016 circa 450 milioni di persone pagheranno per mezzo di dispositivi mobili, con un valore delle transazioni pari a 600 miliardi di dollari.
Anche Timuray ha dato un’importanza considerevole all’argomento dei big data: visto che sempre più consumatori si connettono tramite la rete, il risultato sono enormi volumi di dati. Ci si aspetta che i big data crescano del 40% l’anno. I big data accresceranno il potere dei consumatori più che mai: essi potranno comparare i prodotti e i prezzi in tempo reale al momento dell’acquisto. Ciò fornisce all’industria e al commercio al dettaglio la possibilità di creare offerte su misura basate su informazioni demografiche, sul comportamento individuale negli acquisti, sulle preferenze e la collocazione attuale del consumatore. Amazon, uno dei pionieri di queste strategie, riferisce che circa il 30% delle vendite sono già generate per mezzo del marketing passaparola.
"Abbiamo ottenuto risultati simili per Kraft, in Turchia. Abbiamo messo codici esclusivi su dieci milioni di confezioni di patatine e abbiamo invitato i consumatori, in gran parte giovani, a prender parte ad una promozione. Il 35% ha risposto, una reazione fantastica. E le vendite sono salite del 27%!
Un altro argomento importante è il marketing locale. “Ai clienti che hanno acconsentito a ricevere pubblicità e che vivevano nei pressi di una caffetteria “Caffè Nero” è stato offerto un caffè gratuito al mattino, se avessero effettuato un altro acquisto.” La percentuale dei coupon promozionali utilizzati per l’acquisto è stata del 10%, un notevole successo per la catena.
La strada verso la sostenibilità
Il Forum dei Consumatori (Consumer Goods Forum) – rappresentato da Onno Fransse (Ahold), Sabine Ritter (CGF), Megan Hellstedt (Delhaize), Britta Gallus (Metro Group), Saliha Barlatey (Nestlé) e Nigel Bagley (Unilever) – ha identificato quei settori in cui, grazie al lavoro fatto insieme, l’industria è stata capace di fare progressi significativi. Con il motto “costruire vite migliori grazie ad un business migliore” sono state designate tre aree chiave di impegno:
In termini di sicurezza alimentare, la Global Food Safety Initiative è operativa da vari anni per fornire un miglioramento continuo dei sistemi di gestione della sicurezza dei cibi.
In breve
Thomas Hübner ha aggiunto: “Per far ciò tutto dipende dalla cooperazione e dalla condivisione delle opinioni. Nel miglior modo possibile e con piena responsabilità verso la sostenibilità. I nostri clienti lo richiedono. Il nostro modo di vivere odierno è incredibile. Oggi siamo più sani, abbiamo alimenti migliori, un migliore stile di vita, finora non abbiamo mai vissuto così bene. Ma dobbiamo anche affrontare sfide fenomenali, a livello economico, ambientale e, soprattutto in Europa, governativo.
Tutto ciò cosa significa per lo sviluppo del cartone?
Nel futuro il packaging avrà un ruolo ben più importante di oggi, è il mezzo che combina marchio, informazione sul prodotto e Internet. Inoltre la scatola in cartoncino può presentare i marchi e i prodotti in forma molto attraente su Internet. Le opzioni di design della superficie forniscono alla scatola in cartoncino un’ottima base, in quanto possono presentare al meglio il marchio e le informazioni e perché i codici digitali possono esser letti perfettamente – anche i codici individuali nel nuovo mondo dei big data.
In termini di sostenibilità, il cartoncino ha già rivendicato i suoi diritti: la conservazione delle risorse e il riciclo sono contributi sostenibili alla catena di fornitura e aiutano i consumatori a sviluppare uno stile di vita più sostenibile. Un ulteriore supporto alla sostenibilità delle confezioni in cartoncino utilizzate in Europa è dato dall’uso del cartone prodotto da materiali grezzi provenienti da foreste gestite in modo sostenibile. Il cartoncino è l'unico tipo di packaging pronto a dare risposte positive ai quesiti del futuro. È già pienamente integrato nella tendenza e fa già parte del “Brillante Futuro”.
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Ulteriori informazioni | Suzanne McEwen +43 1 218 6918 mcewen@procarton.com | |||||||||||
Background | Pro Carton è l'associazione europea di produttori di cartone e cartoncino. Obiettivo principale dell'associazione è la promozione presso i proprietari di marchi, i rivenditori, i commercianti, i designer, i media e i politici, del cartoncino e del cartone come materiale da imballaggio equilibrato dal punto di vista economico ed ecologico. |