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Data

24 febbraio 2011 / www.procarton.com

Titolo Brand communication e sostenibilità
Testo Gli esperti dell’IGD, Istituto di distribuzione alimentare (“Institute of Grocery Distribution”), hanno presentato la loro prognosi per il 2011, che non vale solo per il mercato britannico ma va ben oltre. Il risultato è che il settore dei prodotti a marchio sta cercando di attirare i consumatori mediante nuove strategie. Il nuovo approccio si basa su due fattori dominanti: la semplicità e la sostenibilità.
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Le previsioni dell’istituto IGD si basano su un’ampia indagine condotta per tutto l’anno che ha preso in considerazione rivenditori al dettaglio, produttori, fornitori di servizi e acquirenti, anche effettuando visite a mercati e negozi, in oltre 25 paesi del mondo.


Il 2010 ha visto una sostanziale sperimentazione sia da parte dei rivenditori al dettaglio che dei fornitori mirata a tentare di sbloccare le opportunità di crescita on-line. La grande diffusione degli smart phone e della tecnologica delle applicazioni è ormai un fatto evidente a tutti e la sperimentazione di nuove piattaforme informatiche e di strumenti come i social network Facebook e Twitter è stata abbondante. Anche se si prevede che il mercato dei prodotti alimentari venduti via internet nel Regno Unito raggiungerà da solo un totale di 9,5 miliardi di sterline entro il 2015 (contro i 4,8 miliardi di sterline del 2010) e si prevede una considerevole crescita anche a livello internazionale, le aziende devono comunque esplorare anche le altre opportunità offerte da questo canale nel 2011.


In un simile contesto, sempre più marchi di FMCG (beni di consumo a rapida movimentazione) e prodotti al dettaglio stanno guardando a nuove modalità di collegamento con possibili acquirenti e consumatori. Recensioni online, gruppi di discussione, fan club dedicati e contenuti creati dall’utente stanno tutti emergendo come nuovi canali di comunicazione per responsabilizzare i consumatori ed avere il loro feedback su prodotti e servizi. Tutto questo si diffonderà sempre di più con l’espansione dei social media.


Pro Carton aveva già previsto tutto questo nel 2009 ed aveva preparato il settore al seguente scenario. Il presidente Roland Rex ha dichiarato: “Le scatole di cartone sono il mezzo perfetto per questa tendenza. Più di qualsiasi altra forma di packaging, essi possono presentare la storia di un marchio, ma anche integrare perfettamente i codici stampati e portare a contenuti esclusivi in Internet”.


Invece di cercare prodotti di livello qualitativo inferiore, la tendenza principale per emergere dalla recessione è stata quella dell’acquisto responsabile, in quanto i consumatori hanno cercato di fare economia nei propri acquisti di prodotti alimentari senza rinunciare alla qualità o al valore. La prossima tappa di questa evoluzione potrebbe essere una nuova ricerca di semplicità: il 36% degli acquirenti si sta già orientando sulla riduzione degli sprechi alimentari e di materiali di confezionamento, mentre il 22% sta ritornando ad un’alimentazione più semplice, che comporta l’acquisto di una gamma più limitata di cibi.

 

 

La sostenibilità deve restare l’obiettivo primario
Le iniziative sulla sostenibilità aumenteranno in tutto il settore. Quella della riduzione dei consumi di energia per abbassare i costi, come con le emissioni di CO2, rimarrà un aspetto fondamentale, ma ci sono anche altri campi che restano importanti. In campo alimentare, ad esempio, un obiettivo primario sarà ridurre al minimo il consumo di acqua sia nei processi produttivi che nell’uso del prodotto. Inoltre, i membri del Consumer Goods Forum si sono impegnati per azzerare la deforestazione entro il 2020 e cominciare a smettere di usare idrocarburi fluorurati nei sistemi di refrigerazione.


Sulla deforestazione Rex ha dichiarato: “In Europa il cartone viene prodotto esclusivamente da opere di rimboschimento sostenibile, che hanno dimostrato di essere in grado di assorbire molto più CO2 del rimboschimento ‘selvaggio’. In questo modo, la domanda di cartone sostiene il rimboschimento e la sua gestione sostenibile e, con esso, il maggiore assorbimento di CO2 dall’atmosfera. Alla fine del loro ciclo di vita, poi, gli imballi di cartone vengono riciclati per produrre nuovo cartone, per lo più senza produrre rifiuti.”


I rifiuti prodotti dalla filiera della fornitura hanno un influsso diretto e notevole sull’equilibrio ambientale dei produttori e dei loro prodotti, dunque produrne di meno è indubbiamente preferibile al loro semplice smaltimento. Le industrie che producono cartone e imballi di cartone hanno già fatto importanti progressi nel rendere il materiale più leggero, riducendo così la quantità di rifiuti domestici ed evitando di riempire le discariche. Ciononostante c’è ancora molto da fare per aiutare l’industria dei beni al consumo e del commercio al dettaglio a soddisfare le aspettative dei clienti e ad evitare la produzione di materiali di scarto nella filiera delle forniture.


http://www.igd.com


Pro Carton sarà ad Interpack dal 12 al 18 maggio 2011. Venite a trovarci nel Padiglione 7a allo stand 7aB31. www.interpack.com

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Pattex - Henkel

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Ulteriori informazioni Suzanne McEwen +43 1 218 6918 mcewen@procarton.com
Background Pro Carton è l'associazione europea di produttori di cartone e cartoncino. Obiettivo principale dell'associazione è la promozione presso i proprietari di marchi, i rivenditori, i commercianti, i designer, i media e i politici, del cartoncino e del cartone come materiale da imballaggio equilibrato dal punto di vista economico ed ecologico.