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Data 27 gennaio 2010 / www.procarton.com
Titolo Crescita tentacolare
Testo Nonostante il pesante pedaggio pagato alla recessione globale, ci sono settori promettenti all'interno dell'industria del packaging e di conversione. Richard Dalgleish, Managing Director di Pro Carton, l'associazione europea di produttori di cartone e cartoncino, parla a PCI di materie prime, della resilienza dell'industria del cartone e delle sue prospettive per il futuro. Please click on the picture for download in print format.
 

PCI: In che modo la riduzione dell'attività economica ha influenzato l'industria del cartone?
Richard Dalgleish: La situazione non ha avuto un impatto pesante, ma certamente non è passata inosservata. Immagino che l'industria del cartone sia fortunata, perché più della metà degli imballi in cartoncino prodotti in Europa vengono utilizzati nell'industria alimentare e per prodotti correlati. Di conseguenza la depressione ha avuto effetti decisamente meno gravi di quanto non sia accaduto in altri settori manufatturieri. Adesso le persone escono meno e trascorrono più tempo a casa, molti acquistano più cibi precotti e la maggior parte di questi alimenti sono venduti in confezioni di cartoncino. Questo è un grande vantaggio per la maggior parte delle imprese che rappresentiamo.

Quali sono i settori chiave della crescita e quali tendenze ha osservato negli ultimi mesi?
Osserveremo una crescita in tutta una gamma di prodotti. Non copriamo solo l'intero spettro alimentare, inclusi il cioccolato e la pasticceria, ma rappresentiamo anche settori non alimentari come, ad esempio, i tabacchi e i prodotti farmaceutici. I prodotti farmaceutici sono il settore in cui la crescita aumenterà sarà sempre in modo costante. L'industria farmaceutica è incredibilmente a prova di recessione. Le persone avranno sempre bisogno di medicinali e il costante invecchiamento della popolazione in tutta Europa assicura un aumento nelle vendite di farmaci. Questo rappresenta un enorme aiuto per l'industria degli imballi in cartoncino in tempi difficili.
Nel settore delle bevande, gli acquisti effettuati presso i duty-free potrebbero vacillare un po' perché le persone volano meno e questo influisce a sua volta sull'industria del cartone. Le merci di lusso con packaging in cartone subiranno un colpo, ma anche questo settore è sufficientemente elastico quanto l'industria alimentare, dove la maggior parte delle persone tende a restare a casa per bere e mangiare.
Quello del tabacco è un altro mercato che vale la pena di prendere in considerazione, poiché raramente cala in modo significativo durante una recessione. In generale, anche se i fumatori sono diminuiti nell'Europa occidentale, sono ancora in aumento in altre regioni e la maggior parte di essi acquista pacchetti forniti dai produttori di cartone europei.

Quindi l'industria dell'esportazione è ancora florida?
Oh, sì. Chiaramente ci sono sacche qua e là in cui non è florida come poteva esserlo un tempo, ma in generale l'industria del cartone si è dimostrata incredibilmente elastica per tutti i vari motivi che ho indicato.

L'OPEC ha recentemente annunciato che mirava a un prezzo stabile di $75 al barile: è un prezzo realistico per una produzione di cartone sostenibile?
Il petrolio rappresenta un costo per il settore, ma per fortuna nella nostra industria manufatturiera di materie prime oltre il 50% di tutta l'energia usata dalle cartiere in Europa proviene da fonti rinnovabili come, ad esempio, l'energia idroelettrica o i residui di legno delle cartiere. Questo significa fondamentalmente che non dipendiamo dal petrolio come, ad esempio, le industrie di materie plastiche. Non solo è essenziale per loro come materia prima, per i prodotti, ma è anche la loro fonte primaria di energia usata per la produzione del materiale, quindi rispetto a noi subiscono la crisi maggiormente. Ma concordo, sembra che il prezzo del petrolio diventerà più stabile.

Il risultante aumento del prezzo della plastica significa che si è aperta un'area del mercato per il cartone?
C'è sempre stato un mercato per il cartone, ma si basa su cose diverse, non è possibile fare un confronto diretto con la plastica. La questione chiave per i proprietari di marchi e i rivenditori è riuscire a persuadere le persone a prendere le merci dallo scaffale: il 70% delle scelte di acquisto vengono fatte davanti allo scaffale, quindi la confezione viene considerata anche come un mezzo promozionale, non solo come un mezzo per trasportare il prodotto dal sito di produzione al punto vendita.
Gli imballi in cartoncino hanno il vantaggio di una buona qualità della stampa e di finiture applicabili che rendono il prodotto chiaramente riconoscibile sullo scaffale. I proprietari di marchi si rivolgono al cartoncino quando devono promuovere un prodotto più attivamente sullo scaffale e questo ci fornisce un buon vantaggio. Un altro buon esempio è quello del mercato dei prodotti farmaceutici, dove la legge impone che le informazioni in Braille sono un prerequisito per la maggior parte delle confezioni di medicinali. Il cartoncino ha la fortuna di accogliere i caratteri in Braille più facilmente di qualunque altro materiale per packaging. Con un mercato in crescita, è disponibile un enorme potenziale per la nostra industria. L'identificazione è importante, ma considerando il prodotto all'interno della confezione, è fondamentale anche che le istruzioni siano leggibili. In termini di qualità della stampa e di finitura il cartoncino è in grado di offrire le migliori prestazioni rispetto a tutti gli altri materiali per packaging.

I produttori dovrebbero concentrarsi sulle confezioni di medicinali?
Non credo che sia il caso. Ovviamente c'è un mercato nel settore dei prodotti farmaceutici per convertitori e confezionatori, ma devono essere loro a scegliere se orientare in quella direzione i loro prodotti. Il settore delle confezioni di medicinali presenta alcuni elementi chiave che lo differenziano da tutti gli altri settori. La sicurezza è fondamentale e alcune delle tecniche disponibili grazie alla nanotecnologia, le finiture di stampa e i dispositivi di chiusura rendono le confezioni in cartoncino ideali per i prodotti farmaceutici.
L'apertura e la chiusura di alcune confezioni possono risultare difficili per le persone anziane e i produttori di confezioni in cartoncino si stanno rivelando particolarmente creativi nel fornire sistemi più semplici da usare. Molte risorse finanziarie vengono investite nell'innovazione e nello sviluppo di differenti soluzioni destinate soprattutto ai consumatori, per assicurarsi che siano soddisfatti di ciò che ricevono.

I dispositivi di apertura e chiusura devono anche impedire ai bambini di aprire facilmente le confezioni di medicinali.
Sì, ma si tratta anche di garantire la leggibilità delle istruzioni. Molte confezioni di medicinali integrano i foglietti illustrativi, così è tutto contenuto in un unico elemento, le indicazioni per l'uso del farmaco non cadono e non possono essere perdute. Sono le piccole cose che fanno un'enorme differenza per i consumatori e per la sicurezza.

Pensa che l'introduzione di questi sviluppi sia una responsabilità dell'industria del cartone o dei proprietari di marchi?
Penso che in tutte queste cose non importa se si tratta di medicinali, tabacchi o alimenti. È una combinazione di conoscenza, condivisione di informazioni e cooperazione all'interno dell'intera catena di distribuzione che fa la differenza. La confezione deve mantenere il prodotto in buone condizioni dal sito di produzione al punto vendita, quindi sono coinvolti tutti i protagonisti e maggiore è la cooperazione meglio è. I produttori di cartoncino e le cartiere lavorano a stretto contatto con i proprietari di marchi per assicurare di dare alle persone quello che desiderano e di cui hanno bisogno.
Si tratta di assicurarsi che il cliente, indipendentemente che si tratti del proprietario di un marchio o della persona che prende il prodotto dallo scaffale del punto vendita, ottenga tutto quello di cui ha bisogno dal prodotto e dalla sua confezione. La comodità di utilizzo è la cosa importante.

Su cosa intendete concentrarvi per il futuro e quali aree dovrebbero essere prese in considerazione dai proprietari di marchi e i produttori?
Sostenibilità. Abbiamo la fortuna di lavorare un prodotto che è una materia prima rinnovabile al 100%: il legno. Sì, abbattiamo alberi, ma ne ripiantiamo più di quanti ne usiamo. Il problema è che non si accetta che noi coltiviamo alberi nello stesso modo in cui gli agricoltori coltivano il grano o l'orzo. Dovrebbe essere considerata una coltivazione come le altre, destinata al raccolto. Una volta che un albero è stato usato, le sue fibre possono essere riciclate sei o sette volte: è un ciclo continuo. La materia prima è rinnovabile al 100%, a differenza di altre materie prime usate per il packaging.

I proprietari di marchi se ne stanno accorgendo?
Quest'anno il 60% delle uova di Pasqua della Nestlé era completamente privo della confezione in plastica. È stata sostituita da un vassoio in cartoncino informando che era riciclabile al 100% e per noi questo è meraviglioso. Indica quanto i proprietari di marchi stiano pensando in grande. È molto incoraggiante.

Possono replicare lo stesso tipo di cifre per il mercato natalizio?
La speranza è quella. Un po' di intuito e di innovazione fanno una grande differenza. Molte persone pensano che il peso sia un aspetto fondamentale e che meno deve essere meglio, ma non è sempre così. Il cartone è fatto di materiale rinnovabile mentre altre alternative non lo sono. Potranno essere soluzioni più leggere, ma non consentono di riutilizzare per sette volte le stesse fibre.

Le confezioni protettive possono diventare così sottili o impalpabili che c'è un motivo per cui vengono usate.
Lo scopo della confezione è quello di proteggere il prodotto. Nel Regno Unito praticamente tutti i prodotti arrivano al rivenditore e al consumatore in perfette condizioni. In economie meno sviluppate meno del 50% dei prodotti arriva al consumatore, a causa della mancanza di packaging.

Come potrà svilupparsi il settore del cartone?
La questione fondamentale, soprattutto durante una recessione, è convincere il consumatore a scegliere un prodotto. È questo l'obiettivo dei proprietari di marchi. Le confezioni in cartoncino, in virtù delle loro capacità di identificazione sullo scaffale e delle tecniche di stampa, possono essere utilizzate per aiutare il consumatore a scegliere e riconoscere un prodotto e a leggere le istruzioni. I produttori di imballi in cartoncino lo capiscono e i proprietari dei marchi stanno iniziando a capirlo e a passare al nuovo materiale. Nestlé è un esempio perfetto delle discussioni sulla sostenibilità che si sono svolte negli ultimi tre o quattro mesi.

L'esempio di Nestlé rappresenta una delle migliori referenze che potevate avere.
Che altro potremmo desiderare? Hanno preso la cosa molto sul serio, con pubblicità a pagina intera nella stampa nazionale. È indicativo della direzione in cui si stanno muovendo le persone. Si rendono conto dei vantaggi dei materiali cartacei e della loro facilità di riciclaggio. È una scelta sensata anche in termini finanziari. Con le fluttuazioni nel prezzo del petrolio, molti altri materiali per packaging possono risultare meno convenienti. Se la situazione dell'industria resterà immutata, il cartone crescerà a livelli esponenziali.

Riprodotto con il permesso di Packaging and Converting Intelligence – www.pci-mag.com

Stéphane Thiollier, Präsident von Pro Carton

Richard Dalgleish, Managing Director di Pro Carton: "Il 50% dell'energia utilizzata dalle cartiere europee proviene da fonti rinnovabili."

   
Ulteriori informazioni Richard Dalgleish +44 777 613 8510 dalgleish@procarton.com
Suzanne McEwen +43 1 218 6918 mcewen@procarton.com
Background Pro Carton è l'associazione europea di produttori di cartone e cartoncino. Obiettivo principale dell'associazione è la promozione presso i proprietari di marchi, i rivenditori, i commercianti, i designer, i media e i politici, del cartoncino e del cartone come materiale da imballaggio equilibrato dal punto di vista economico ed ecologico.