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Data 28 ottobre 2009 / www.procarton.com
Titolo La prossima generazione
Sostenibilità tramite prodotti "eco-intelligenti"
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Testo

L'Evento di marketing 2009 di Pro Carton dimostra chiaramente che un ambiente in evoluzione può produrre cambiamenti radicali nei modelli di business e che tenere in considerazione questo fattore può ripagare molto. Entrambi i relatori forniranno una versione estesa delle loro presentazioni in occasione del Congresso internazionale di Pro Carton che si terrà a Düsseldorf in novembre.

 

Un pubblico di quasi 120 partecipanti, in rappresentanza dei settori del cartoncino e degli astucci pieghevoli, delle industrie manufatturiere proprietarie, del commercio e del design, delle scuole e della stampa, ha seguito con attenzione la doppia conferenza e il dibattito che ne è seguito.

Prof. Dr. Wolfgang Wimmer / Dr. Stefan Gara, Università tecnica di Vienna

Mettiamo temporaneamente da parte l'argomento della sostenibilità in quanto attributo aggiuntivo di qualcos'altro, ad esempio della qualità. Non parliamo di sostenibilità ma facciamo un ulteriore passo avanti "alla ricerca dell'eccellenza".

Quando pensiamo al concetto di "eccellenza" dovremmo seguire gli esempi fornitici dalla Natura. Quando parliamo di packaging ci vengono subito in mente le noci o le banane, che rappresentano forme ideali di packaging. Il riciclaggio inerente è parte della loro evoluzione. Idealmente, questi sarebbero i tipi di prodotto richiesti in una società industriale "educata".

Abbiamo basato la nostra presentazione su quattro concetti chiave:

1. Quando un sistema diventa critico?

L'essere umano è abituato a un pensiero lineare. Crediamo di essere sempre in tempo a frenare quando ci stiamo dirigendo contro un muro. Tuttavia, alcuni sviluppi sono così veloci che i nostri sistemi vanno fuori controllo. Parliamo di eccellenza, non di miglioramento continuo. Parliamo di aziende disposte ad accettare la sfida.

2. Quali punti di rottura possiamo prevedere nei sistemi critici?

Un punto è la quantità limitata di energie fossili. Forse avete già sentito il termine "picco del petrolio", che descrive il modo in cui si sfruttano i giacimenti di petrolio o tutte le risorse petrolifere. Si tratta di una curva a campana con una discesa relativamente marcata alla fine. Indicatori affidabili ci stanno suggerendo che abbiamo già superato il picco.

Stiamo anche vivendo uno spostamento paradigmatico: abbiamo imparato tutti che la tossicità è una questione di dosaggio o concentrazione. Abbiamo limiti di tossicità per circa 3.000 composti chimici, ma in realtà viviamo a contatto con più di 300.000 composti. Il problema è rappresentato dalla loro molteplicità e dalle loro interazioni, quando anche la minima quantità può causare problemi.

3. Quali punti di rottura influenzano lo sviluppo dei prodotti?

Cosa implica questo per i nostri sistemi? Stiamo parlando del fattore X. Non si tratta di miglioramenti successivi e graduali, ma di miglioramenti in grado di creare una nuova dimensione in termini di efficienza, riduzione delle materie prime e riciclaggio. Si tratta di una trasformazione radicale nel modo di fare affari, perché ormai il tempo stringe.

Fotografie dal Giappone mostrano un impianto di smantellamento dove ad ogni turno vengono smantellate 1.000 lavatrici in modo semi-automatico. È un modo di pensare diverso: come possiamo gestire le nostre risorse? Mettiamo risorse nei prodotti e poi le recuperiamo. Si tratta semplicemente di progettare cicli di vita dei prodotti, allontanandoci dall'approccio lineare del pensare in cicli. Questo ci porta alla seguente domanda: come progettare cicli adeguati?

Nel mondo odierno possiamo modernizzare completamente un ufficio usando solo il 50% degli elementi esistenti. Il cliente diviene di fatto il nostro partner di affari: continuerà a usare il nostro sistema se questo potrà essere aggiornato. Questo è un passaggio dal semplice sviluppo del prodotto a un modello di business.

Viviamo in un periodo di transizione che presenta sfide completamente nuove e dobbiamo cambiare il nostro modo di gestire le risorse e l'energia. I modelli di business che non tengono in conto la "sostenibilità" sono a rischio. In quanto sviluppatori di prodotti, è nostra responsabilità prendere in considerazione questi aspetti in maniera preventiva, nel senso della vulnerabilità.

Un esempio dal settore della mobilità: Michelin ha sviluppato la "ruota attiva" che include motore, sospensioni e ammortizzatori, tutto in una ruota. Ciò ci consente di produrre automobili in strutture relativamente piccole!

4. Come possiamo preparare le aziende a queste sfide?

Non stiamo parlando di singoli prodotti, stiamo parlando di eccellenza del business. Abbiamo sviluppato un modello, a forma di cerchio colorato, che si concentra su quattro settori principali: (1) nuovo modo di pensare, (2) nuove azioni basate su nuove strutture, (3) identificazione di nuovi potenziali e (4) integrazione di nuove conoscenze all'interno dell'azienda.

In base a questi quattro elementi abbiamo sviluppato dodici indicatori:

1. Leadership
2. Cultura aziendale
3. Sistemi di gestione
4. Rete e catena del valore
5. Partecipazione
6. Capitale sociale
7. Uso dell'energia e dei materiali
8. Capitale finanziario
9. Gestione del ciclo di vita
10. Competenza tecnologica
11. Innovazione e creatività
12. Idee / tendenze

La questione chiave sarà fare in modo che i dirigenti implementino veramente questi valori nelle loro aziende e non si limitino solo a professarli con volantini pieni di belle frasi sulla responsabilità sociale d'impresa e con progetti-alibi totalmente irrilevanti per la produzione. Se questa logica non verrà implementata in modo coerente, sarà impossibile procedere alla fase successiva. Stiamo anche pensando a idee basate sul principio della prevenzione.

Ecco un esempio per la confezione di un CD: abbiamo calcolato l'impronta del carbonio di un CD di un noto produttore, relativamente al prodotto e al packaging. L'impronta totale era il 100%, 50% per il prodotto e 50% per il packaging, anche se il produttore aveva già fatto tutto il possibile per ridurre l'impronta del secondo. Ovviamente ci sono dei limiti per quanto riguarda il CD, ma enormi cambiamenti possono essere apportati al packaging, ad esempio usando il cartone. Significa semplicemente usare un packaging differente, non in policarbonato. Quale sarebbe il risultato di una confezione del genere? Un'impronta del carbonio e un'impronta dell'acqua minori.

Stiamo parlando di un nuovo spirito, un nuovo modo di pensare, a come integrare prodotti "eco-intelligenti" in futuri modelli di business per restare competitivi e, come conseguenza finale, stiamo parlando di eccellenza del business.

Il dibattito che è seguito si è concentrato sui calcoli del ciclo di vita che hanno dimostrato che i prodotti ecologici non devono essere necessariamente costosi. Inoltre, si è discusso anche sull'eventualità e sul modo in cui gli enti regolatori e l'UE dovrebbero intervenire. L'evento si è concluso con la proiezione di un filmato in cui venivano presentati i finalisti dei premi Pro Carton/ECMA Awards: www.cartonawards.com

 

Franz Rappold, Pro Carton, President CEPI Cartonboard Europa

Franz Rappold, Pro Carton, Presidente di CEPI Cartonboard Europa, presenta il suo discorso di benvenuto.

Dr. Stefan Gara

Dr. Stefan Gara e ...

Univ.-Prof. Dr. Wolfgang Wimmer

Prof. Dr. Wolfgang Wimmer …

presentation

nel pieno dell’azione!

audience

Il pubblico era rapito.

Dr. Andreas Blaschke, Board Member Mayr-Melnhof

Dr. Andreas Blaschke, membro del Consiglio della Mayr-Melnhof, ha agito da moderatore della discussione ...

with Dr. Rudolf Bergolth

... e ha ringraziato il Mag. Rudolf Bergolth per il suo prolungato servizio in PPV.

 

 

 

 

 

 

   
Ulteriori informazioni Suzanne McEwen +43 1 218 6918 mcewen@procarton.com
Background Pro Carton è l'associazione europea di produttori di cartone e cartoncino. Obiettivo principale dell'associazione è la promozione presso i proprietari di marchi, i rivenditori, i commercianti, i designer, i media e i politici, del cartoncino e del cartone come materiale da imballaggio equilibrato dal punto di vista economico ed ecologico.