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Data

28 luglio 2010 / www.procarton.com

Titolo Leadership globale
Testo Il Global Summit 2010, la prima conferenza globale del Consumer Goods Forum di Londra, è stato un successo travolgente. L'interesse dimostrato dai principali dirigenti delle aziende più importanti del mondo è stato così immenso che non tutti hanno potuto partecipare. 883 delegati da 49 Paesi hanno deciso di guidare il pianeta verso un futuro sostenibile unendo le proprie forze. Per il download in qualità di stampa fare clic sul immagine.
 

Il Consumer Goods Forum è stato creato nel giugno 2009 dalla fusione di CIES - The Food Business Forum, GCI (Global Commerce Initiative) e il Global CEO Forum. 2400 dirigenti di 650 aziende membro del Forum in 70 Paesi hanno concorso a realizzare un valore di vendite pari a 2,1 trilioni di euro. La forza del Forum si nasconde nell'accesso privilegiato che offre ai principali protagonisti del settore ma anche nello sviluppo e nell'implementazione delle migliori pratiche lungo tutta la catena del valore.


Il Global Summit è l'evento per i leader del settore commerciale dei beni di consumo, riservato esclusivamente ai membri del Forum. A tutti i partecipanti è stato chiaro che non è possibile chiedere alla sola politica di perseguire un simile obiettivo e che, piuttosto, tutte le personalità con poteri decisionali dell'industria e del commercio devono unire le proprie forze. I primi risultati dimostrano che soprattutto la selezione e la politica dei prezzi nel settore del commercio rappresentano una delle principali porte di accesso a un futuro più sostenibile.

 

 

Il principe chiede la collaborazione del settore per una pesca sostenibile
Durante il discorso di apertura, Sua Altezza Reale il Principe di Galles (un instancabile sostenitore di campagne a favore dell'ambiente) ha chiesto ai delegati di usare il loro potere di mercato collettivo per imporre un cambiamento urgente e immediato nella gestione delle industrie ittiche oceaniche, perché altrimenti le principali industrie ittiche oceaniche arriveranno al collasso entro il 2050 e questo rappresenterà una "crescente minaccia alla sicurezza globale".


I rivenditori come Walmart, la cui ostinazione a servirsi di fornitori che siano certificati come sostenibili dal Marine Stewardship Council è stata lodata come "coraggiosa" dal Principe, avevano ottenuto "risultati notevoli" individualmente. Ma ultimamente il settore deve operare di concerto per raggiungere soluzioni veramente sostenibili. "Non tutti leggono un giornale o guardano le notizie alla televisione. Ma tutti fanno acquisti." I rivenditori dovrebbero "stimolare la richiesta di pesce sostenibile" nei propri negozi e fare anche pressioni sul governo per ottenere un sostegno normativo.


"L'assenza di cambiamento", ha sottolineato, "non è un'opzione contemplabile".

 

 

I dirigenti di Tesco e Unilever affermano: "Dobbiamo cambiare."
Sir Terry Leahy, CEO di Tesco, e Paul Polman, CEO del gigante dei beni di consumo Unilever, hanno richiesto in modo inequivocabile un'azione immediate, concertata e collaborativa per fermare il cambiamento climatico. Leahy ha affermato che i consumatori hanno voluto che le aziende prendessero l'iniziativa e li aiutassero a essere più sostenibili nella loro vita quotidiana. "La nostra sfida è quella di sfruttare quel desiderio e aiutare a realizzarlo creando un movimento di massa nel consumo ecologico."


Paul Polman ha affermato che, con il 75% di tutte le emissioni determinato dai consumatori, il tempo per agire è adesso. "A chi chiede 'Non possiamo aspettare che sia passata la recessione?' io rispondo no. E a chi chiede 'perché non possiamo lasciare che ci pensino i governi?' la mia risposta è che nessuna singola istituzione può affrontare questo problema da sola. Nessuno vuol far credere che il cambiamento sarà facile. Ma possiamo crescere senza carbone, esiste un’idea definita crescita verde. Per realizzarla dobbiamo rinnovare il nostro modo di pensare."


Leahy ha affermato che il settore doveva sfidare l'intera catena del valore e chiedere in quale modo le merci sono state progettate, ricavate, prodotte, confezionate, etichettate e trasportate. Leahy ha detto che i consumatori hanno risposto all'invito quando si è trattato di acquistare la sostenibilità.


"Per tutto questo una realtà" ha detto Leahy al Summit, "dobbiamo affrontare la sfida insieme... Non possiamo continuare così. Dobbiamo cambiare." Polman ha invitato i delegati ad agire: "Vi chiedo di aiutarci a realizzare l'ambizione del Forum di rendere le nostre attività economiche più sostenibili e di creare un movimento di massa nel consumo ecologico."

 

 

È stato riconosciuto il contributo del settore dei beni di consumo al progresso della sostenibilità
I settori economici che agli occhi dei consumatori in tutto il mondo stanno facendo più velocemente progressi in termini di sostenibilità sono quelli della vendita al dettaglio e dell'industria alimentare, secondo Joanne Denny-Finch, CEO della società di ricerche IGD. E a ragione, a giudicare dal lungo elenco della Denny con esempi di azioni sostenibili intraprese dai principali rivenditori e produttori di beni di consumo.


"Ad esempio, Tesco è un leader nel cambiamento climatico, mentre Nestlé sta migliorando la nutrizione nei paesi in via di sviluppo con bevande arricchite", ha affermato Denny. Sainsbury aveva dimostrato una fede cieca nel commercio equo e solidale, mentre Unilever ha aiutato a istituire il Marine Stewardship Council, che certifica il pesce oceanico pescato in modo sostenibile, e presiede la Roundtable on Sustainable Palm Oil (Tavola Rotonda per l'Olio di Palma Sostenibile). Walmart sta proteggendo habitat naturali e il rivenditore sudafricano Pick n Pay sta sostenendo il rinnovamento economico nei distretti emarginati del Sudafrica tramite una sponsorizzazione imprenditoriale. Coca-Cola ha istituito delle partnership per l'acqua della comunità in 70 Paesi.


Il messaggio di Denny-Finch che è riecheggiato era che le aziende non possono sperare di ottenere un cambiamento epocale agendo da sole. "È necessario lavorare con gli altri", ha detto al Global Summit. "Si può trattare di sviluppare un nuovo standard, concordare un linguaggio comune e risolvere un problema condiviso."


Anche i consumatori vogliono essere coinvolti, ha affermato Denny. "Stanno delegando la leadership, perché i problemi sono complessi, ma i consumatori sono pronti a fare la propria parte."

 

 

Il guru della sostenibilità Tony Juniper cita il Forum come un "coinvolgente veicolo" per il progetto della sostenibilità globale
Secondo il consulente per la sostenibilità Tony Juniper, i livelli di anidride carbonica, attuali e previsti per i prossimi 100 anni, sono più alti di quanto non siano stati almeno negli ultimi 800.000 anni. Nel frattempo le temperature superficiali globali continuano ad aumentare, in base a statistiche di Met Office. Il riscaldamento danneggia i raccolti, le riserve idriche e gli ecosistemi, inoltre aumenta il rischio di eventi meteorologici estremi e "cambiamenti improvvisi e irreversibili" nel sistema climatico. "Interventi pasticciati non sono sufficienti. Ci serve un progetto globale senza precedenti."


Rivolgendosi ai delegati del Consumer Goods Forum Global Summit a Londra, Juniper ha affermato che la sfida della sostenibilità può essere affrontata e può rappresentare una "enorme opportunità" per il commercio. Molte tecnologie a bassa emissione di carbonio, ad esempio, sono già efficaci ed economiche.


"Se il settore privato prende adesso il comando, saranno necessarie meno normative." Ha detto che il Forum è stato un "veicolo estremamente emozionante" per raggiungere questi obiettivi: "Voi siete quelli che trasformano la teoria in pratica", ha detto al Summit. "È il momento di mostrare una vera leadership: il mondo ne ha bisogno e il tempo sta per scadere."

 

www.tcgfsummit.com
Prossimo Global Summit 2011: 15-17 giugno 2011, Tokyo

His Royal Highness, the Prince of Wales

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